Vita dell'impiccato di Pablo Palacio

Published : 22/01/2021 10:48:09
Categories : Libri

Appena ieri ho detto: “Pablo Palacio è un anello mancante nella sua stessa costellazione. Perché una delle domande che mobilita le avanguardie è come far ricominciare tutto, o meglio, come far ricominciare tutto da capo. E Pablo Palacio ha trovato la risposta in un’opera che ancora oggi è strana e misteriosa”. Ed è ciò in cui credo.

 pablo palacio

In “Vita dell’impiccato”, Palacio smantella il paradigma di un linguaggio ideale e normativo. Cito a memoria: “Ehm. Ehm. Cúju, cúju”. La furia segreta e l’umorismo di Pablo Palacio inventano uno pseudo castigliano, un linguaggio di esclamazioni e anomalie che ci mostra scorciatoie e deviazioni. “Il problema dell’arte è un problema dei trasferimenti. Decomposizione e ordinamento di forme, suoni e pensieri”. Palacio mostra l’esperienza di ciò che estraneo nella sua lingua o meglio mostra che la scrittura è un’esperienza tanto intima quanto impersonale. “Guai a chi vuole limitare il dominio dell’unica cosa che hai!”.

vida del ahorcado 

Quest’opera eccezionale è uno specchio fedele delle velocità e delle variazioni della scrittura. E attraverso frammenti, come con Polleri ne “Le poltrone appassite” o Bellatin in quasi tutte le sue opere, Palacio mostra che ogni frase può diventare sua in un batter d’occhio.

Palacio ha adottato la scrittura del XXI secolo in pieno XX secolo ed è per questo che è stato in grado di scrivere “Vita dell’impiccato” in una lingua del futuro.

Ariel Luppino

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