Il Giorno dei Morti in Messico

Published : 02/11/2018 11:28:22
Categories : Attualità

Il giorno dei morti è considerato la tradizione maggiormente rappresentativa della cultura messicana. La celebrazione si svolge nell’arco di due giorni; il 1° novembre è dedicato all’anima dei bambini e il 2 novembre a quella degli adulti. Tuttavia i preparativi prendono vita varie settimane prima, soprattutto da quando la bellezza e la complessità di questa celebrazione ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, a tal punto che la UNESCO la ha nominata “Patrimonio immateriale dell’Umanità” nel 2008. 

altare

Il giorno dei morti, storia di una tradizione

È un dato di fatto: nessuno sfugge alla morte. Nonostante il dolore che la sua presenza riesca a provocare, i messicani hanno imparato dai popoli indigeni a percepirla come una tappa durante la quale bisogna rallegrarsi; come direbbe lo scrittore uruguayano Mario Benedetti, “la morte è solo un sintomo del fatto che c’è stata vita”.

La festa del Día de Muertos è originaria dell’epoca preispanica, periodo durante il quale molte etnie mesoamericane osservavano il culto della morte. Fra loro c’era l’etnia mexica (meglio nota come azteca nella storiografia occidentale) le cui divinità che avevano il compito di definire il destino delle anime erano Mictecacíhuatl e Mictlantecuhtli, entrambi Signori del Mictlán, ossia il “luogo dei morti”: per giungere qui, le anime dovevano lottare e superare una serie di ostacoli al fine di ottenere il riposo eterno.

Nonostante ormai la celebrazione anglosassone di Halloween sia diventata molto popolare in Messico, nella maggior parte delle famiglie persiste la tradizione e ai morti si porgono offerte molto particolari.

Le offerte del Giorno dei Morti

Le offerte del Giorno dei Morti sono altari di origine preispanica dedicati a distinte divinità e che venivano esposti in date differenti. L’offerta al Signore dei Morti, Mictlantecuhtli, si effettuava nel corso del mese di novembre, coincidenza della quale approfittarono gli evangelizzatori in epoca coloniale per realizzare il sincretismo fra il Cristianesimo e le credenze religiose autoctone.

In origine gli altari venivano sistemati un paio di giorni prima dell’1 e 2 novembre, per poi venire smontati il giorno 3. Attualmente gli altari vengono sistemati con maggiore anticipo e tolti vari giorni dopo la festa, ma 1 e 2 novembre continuano ad essere le giornate principali in quanto, secondo la tradizione, in quella data ci vengono a visitare le anime che si sono separate dai loro corpi, ossia i nostri defunti.

 calaverita dulce

Offerte di benvenuto

Secondo la credenza popolare, le anime delle persone che abbiamo amato e che abbiamo perso, tornano dall’oltretomba durante il Giorno dei Morti.  Per questo motivo vengono ricevuti con un’offerta in cui vengono posti i loro cibi e bevande preferite, frutta, piccoli teschi di zucchero e, nel caso di bambini, giocattoli. Non mancheranno sugli altari le fotografie dei defunti e i colorati fiori cempasúchil (varietà di garofano tipico di Messico e Guatemala). 

flor de muerto

Illuminazione del percorso per il ritorno a casa

Una parte molto importante di questa trazione implica la visita al cimitero. Sia durante il giorno che durante la notte, le famiglie si recano al cimitero e collocano candele accese sulle tombe dei propri cari, come a voler illuminare il percorso delle anime verso il ritorno a casa.

Alcune famiglie restano nei cimiteri durante tutta la notte e spesso contrattano gruppi musicali affinché suonino e cantino le canzoni preferite del defunto ai piedi del suo sepolcro.

illuminazione percorso morti

Lo humor messicano di fronte alla morte

In Messico la morte viene percepita in modo molto peculiare e i messicani usano la satira per burlarsi di lei. Un esempio è la famosa Catrina, un teschio reso popolare dal noto incisore José Guadalupe Posadas.

Tradizionalmente la Catrina indossa gli abiti di una dama dell’alta società, proprio a voler dimostrare che la morte tocca tutti gli strati sociali.

Catrina

I teschi letterari

Durante la celebrazione del Giorno dei Morti, i piccoli teschi di zucchero non sono gli unici protagonisti. La cultura popolare messicana ha trovato diversi mezzi di espressione per mostrare il proprio attaccamento a questa tradizione e fra quelli più popolari troviamo le famose “calaveras literarias”, ossia versi rimati che ironizzano su episodi legati a personaggi popolari (o non popolari) attraverso il tema della morte. Ogni anno si promuove questa attività culturale attraverso concorsi nei quali si premia la creatività e l’astuzia dei componimenti.

Il pane dei morti mangiato dai vivi

Una cosa che non può mancare durante l’offerta ai defunti è il delizioso “pan de muerto”. Esiste di vari tipi e forme, quello maggiormente diffuso è rotondo, coperto di zucchero bianco o rosso, con striature che simulano piccole ossa; si crede che il pane dei morti rappresenti il cranio di uno scheletro.

Alcuni di questi pani vengono preparati a forma di scheletro o di animali, gli ingredienti possono variare a seconda della regione, come nel caso del pane ricoperto di sesamo tipico della zona di Xochimilco.

pan de muerto

Dati interessanti sul Giorno dei Morti

  • Si dice che lo zucchero colorato di rosso, utilizzato per ricoprire il pane dei morti, sia stata idea dei colonizzatori spagnoli per dissuadere simbolicamente gli indigeni e farli rinunciare ai sacrifici umani in onore ai loro Dei.
  • Il colore della morte nel Messico preispanico era il giallo, per questo il fiore di               cempasúchil è usato tradizionalmente nelle offerte del Día de Muertos.
  • In alcune regioni del Michoacán, i bambini sono incaricati di vegliare i defunti durante il 1° di novembre.
  • Il popolare “trick-or-treat” usato dai bambini statunitensi durante la festa di Halloween è stato adottato culturalmente in Messico con la frase “me da mi calaverita?” (mi da il mio piccolo teschio?).
  • Alcuni dei luoghi più belli da visitare durante il Giorno dei Morti sono Janitzio,            Mixquic e Xochimilco.

Una tradizione che riunisce le famiglie messicane

La festa del Giorno dei Morti varia da regione a regione, da paese a paese, però c’è sempre un elemento comune: la famiglia si riunisce per dare il benvenuto alle anime, preparare gli altari e le offerte, visitare il cimitero e sistemare le tombe, partecipare alle funzioni religiose, salutare i visitatori e in fine sedersi a tavola a mangiare le pietanze che erano state offerte ai defunti e che ormai hanno perso il loro aroma e sapore: i defunti hanno portato via la loro essenza.

 famiglia Messico

 

 

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