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Un destino comune? Stati Uniti e Cuba, 1989-2015

978-88-96583-91-3

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Un destino comune? Stati Uniti e Cuba, 1989-2015

Alessandro Badella

420 pagine, isnb 978-88-96583-91-3

Prefazione di Raffaele Nocera

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14,00 € tasse incl.

Dettagli

Our common [democratic] destiny. Il nostro comune destino (democratico). Così, nel 1994, il presidente statunitense Clinton descriveva il fine ultimo della politica di Washington nei confronti di Cuba. La realizzazione di una società liberal-democratica sul modello statunitense si andava a fondere, in particolare con la fine della Guerra Fredda, con la necessità, già ampiamente indagata in letteratura, di distruggere la Rivoluzione castrista. L’ostilità tipica dello scontro tra i due blocchi, quindi, ha determinato un’evoluzione complementare nell’ambito delle relazioni cubano-americane. Quest’opera vuole ripercorrere il fil rouge della “promozione democratica” degli Stati Uniti a Cuba nei decenni successivi alla fine della Guerra Fredda. Dalla visita di Gorbačëv a Cuba (primavera 1989) sino al nuovo corso di Obama nei confronti dell’isola, la politica estera americana non ha mai abbandonato l’idea di “esportare”, con strumenti retorici e materiali differenti ma complementari a tale progetto, il modello liberal-democratico a Cuba. Le sanzioni economiche così come codificate a partire dai primi anni Novanta, i documenti programmatici dell’era George W. Bush e, sebbene con toni differenti, le aperture di Obama, non hanno fatto altro che contribuire a rinvigorire, agli occhi di Washington, l’immagine di un destino democratico comune. Pertanto il divario ideologico tra le due sponde dello Stretto di Florida ha rappresentato e rappresenta ancora una variabile non indifferente nelle relazioni tra i due paesi.