Secondo lo scrittore messicano Albero Chimal: «La base di tutto è l’immaginazione […]. L’immaginazione è l’insolenza dell’anima». Nei nove racconti contenuti in questa raccolta, di immaginazione ce n’è tanta, e anche di insolenza. Il lettore se ne accorgerà quando leggerà di Leonardo Di Caprio, sopravvissuto all’affondamento del Titanic ma finito in uno strano labirinto con altri personaggi più o meno noti del cinema e della letteratura; oppure quando conoscerà le gesta di Rata e Pargo, due truffatori inghiottiti da un mostro marino il cui principale sollazzo è collezionare prigionieri nel ventre; o ancora quando, seguendo le quotidiane avventure di un bimbetto dalla fantasia ardente, scoprirà il terrore che c’è dall’altra parte. Il mondo di Chimal è un mondo di margine, un margine mutevole e frastagliato che si fa beffe delle regole del tempo e dello spazio e che, mentre ci trascina nello sgomento, ci lascia anche sorridere divertiti.