Lettera zero - Nuova serie II

Come riesce a raccontare bene questo studio a più mani, il tempo ha consentito di scoprire sempre nuovi mondi, quasi sempre ancora inesplorati, all’interno del “Pianeta Buzzati”. L’analisi della sua scrittura raggiunge finalmente, anzi “evoca” quegli universi paralleli che Buzzati ha saputo intuire e scrivere a parole o descrivere con i colori, e spesso attraverso “opere doppie” che possono davvero fungere da chiave per avvicinarsi ai meccanismi mentali della sua capacità parallela di raccontare una stessa intuizione attraverso la pagina scritta - con tutte le varianti di cui era capace, dall’articolo al romanzo, dalla poesia al teatro - o la tela dipinta, con le sue sperimentazioni tecniche tra olio, tempera all’uovo e acrilici, con i suoi innamoramenti per i simbolisti, i surrealisti e fino alla Pop Art, per arrivare all’approdo finale ai mondi del fumetto e degli ex voto, le due facce di quella stessa medaglia sociologica dell’Italia del tempo apparentemente divisa tra l’eclissi della religiosità degli ultimi contadini e la subcultura dei loro figli, tra fotoromanzi e fumetti di serie B. Lo stesso ragionamento che in quegli stessi anni costruisce Pasolini, dal Vangelo secondo Matteo a Uccellacci e uccellini.

 (Marco Perale - Presidente Associazione Internazionale “D. Buzzati”)